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Temporary management nell'era della previdenza sociale - Provide Online
Giorgio Roveri - Provide online - Temporary manager

Temporary management nell’era della previdenza sociale

Quella della previdenza è una materia delicata. Specie a settembre, quando cominciano, puntualmente, a fare capolino le novità da introdurre nella prossima legge di bilancio. E mentre ai nostri figli vengono recapitate le buste arancioni dell’Inps con la proiezione di quanto percepiranno (forse) a 75 anni, alla mia generazione non resta che cercare di capire come arrivare all’agognato ritiro dal lavoro. Si parla oggi di misure come l’Ape l’anticipo pensionistico allo studio del Governo, ma diviene indispensabile pensare a come favorire piani di accumulo e le pensioni integrative o altre misure che possano integrare l’assegno Inps.

previdenza-integrativa

A margine del dibattito istituzionale, abbiamo mai riflettuto su quanto la sfida della previdenza possa coinvolgere direttamente anche noi temporary manager? I percorsi di welfare aziendale intrapresi da diverse aziende italiane sono senz’altro molto interessanti, a cominciare da quelli proposti da Luxottica, che ai suoi dipendenti offre una serie di strumenti di sostegno che impattano molto positivamente sulla qualità della loro vita. L’interesse per le agevolazioni fiscali collegate alla contrattazione decentrata (aziendale e territoriale) è una via percorsa da sempre più imprese interessate a rilanciare la produttività.

Ma che dimensioni hanno? Secondo i dati del Primo Rapporto Nazionale 2016 sul Welfare nelle piccole e medie imprese a dotarsi di questo tipo di strumenti sono per lo più aziende con più di 100 dipendenti. L’indagine, che ha fotografato 2.140 pmi (che impiegano tra 10 e 250 dipendenti) attive in diversi settori ( per lo più industria, commercio, servizi ed agricoltura), ci segnala ancora un vuoto di misure soprattutto nelle imprese di piccole dimensioni.

Si legge nel Rapporto pag. 29 (30/70): “I vincoli che frenano l’iniziativa di welfare delle piccole e medie imprese sono l’assenza di informazioni e di competenze dedicate e la dimensione insufficiente a raggiungere la massa critica. Per questo motivo le PMI hanno bisogno di associarsi e di essere supportate da servizi”

Possiamo essere proprio noi temporary manager avere un ruolo significativo nello sviluppo di nuove politiche di welfare nelle pmi che gestiamo? In fondo il nostro lavoro consiste proprio nell’affiancare l’imprenditore nel percorso di gestione e sviluppo della sua attività. Non dobbiamo dimenticare che l’azienda, spesso e volentieri, è tanto più produttiva quanto più i suoi dipendenti sono soddisfatti. E sappiamo bene quanto la soddisfazione passi anche dalla possibilità di accedere a piani di previdenza integrativa, bonus salute, assicurazioni, formazione, ecc…
Sono convinto che stia anche a noi provare a sensibilizzare gli imprenditori su questi temi, orientando le aziende verso lo sviluppo di percorsi sostenibili.